Pochi giorni fa Ben Roethlisberger
ha compiuto trent'anni e nella intervista rilasciata a steelers.com
ha detto a riguardo “spero sia solo l'inizio dell'apice della mia
carriera”.
Speranzoso e consapevole del talento
che gestirà la prossima stagione. “Credo che in attacco abbiamo il
potenziale per fare bene, siamo giovani e molto talentuosi”.
Ecco l'intervista, interessante per gli
argomenti trattati.
Fino a quando pensi di poter
giocare?
“Finchè il buon Dio me ne darà la
possibilità. Questa è la chiave, giocare fino a quando non senti di
non farcela. Speri che nessuno ti venga a dire di non giocare, sta a
te. Questo è l'obbiettivo andare fino a quando tu e la tua famiglia
non decidiate sia meglio smettere”.
Volendo una lunga carriera ha senso
il discorso sul dover cambiare il tuo stile di gioco?
“Assolutamente.
Ne ho parlato nella mia discussione con il signor Rooney (Art ndr).
Per poter giocare spero altri otto anni ci si deve prendere cura dl
proprio corpo. Per questo mi sto allenando cercando di fare le cose
che sento sia necessarie per migliorare il mio stare in campo e la
mia longevità”.
Appena hai sentito Art Rooney
chiedere di cambiare il tuo modo di giocare cosa hai provato?
“Assolutamente
niente. Sapevo che sarei venuto qui a parlare con il signor Rooney di
persona.
Ci siamo fatti una
bella risata su questa storia. Mi ha detto “Ben dobbiamo tenerti
integro ci servi sul campo”. Direi che è un complimento”.
Come valuti l'incontro?
“In maniera
positiva , essendo un leader e uno dei più vecchi giocatori in
attacco, uno dei veterani, un capitano. Penso fosse necessario perchè
i ragazzi hanno sempre domande che siano individuali, di squadra, di
attacco o difesa.
Tutte le volte che
parli col capo e sai quello che vuole elimini le congetture”.
La percezione è spesso diversa
dalla realtà, credevamo ti sarebbe stato detto di correre di più la
palla o altre cose. Non è stato così?
“No. Questa è
la parte divertente. Molta gente pensava che sarei andato li con
forcone e torcia. Ma quando ci siamo parlati la prima cosa che
abbiamo fatto è stato riderci sopra perchè lui sapeva cosa
intendevo. Abbiamo riso di quello che la gente pensava sarebbe
successo”.
Cos'è la cosa più importante che
ti è rimasta di quell'incontro?
“Quello che lui
vede nel futuro di questo attacco e questa squadra , andando avanti”.
Quando parli di cambiare il tuo
gioco cosa senti di dover fare?
“Solo stare
bene. E' questo. Solo stando a posto si può essere in campo. Faccio
male a noi quando non sono in salute, vedi la gara con San Francisco.
Questa è la cosa più importante stare bene”.
E' una delle cose più frustranti
essere in campo e non essere in grado cercando di aiutare la squadra
ma non essere capaci di farlo?
“Assolutamente.
Mi preoccupo e scendo in campo lottando per loro. Tu ti preoccupi dei
tifosi e vinci le gare per loro ma quando sei li peni solo a chi in
campo cerca di lottare per la vittoria. Quando non ti senti utile è
dura per gente come me”.
Dove sei a livello di gioco ? Il
meglio deve ancora venire?
“Lo spero. Spero sia solo l'inizio
dell'apice della mia carriera. Credo sia per questo si è parlato del
fatto che non volessi cambiare. Non riguarda il coordinator, anche se
non ti piace vedere Bruce Arians partire , come chiunque altro se ne
va. Non era sconvolto o arrabbiato per l'arrivo di Todd Haley, non lo
conoscevo e non vedevo l'ora di incontrarlo. Spero non cambieremo
molto perchè mi sento come se stessi raggiungendo l'apice e non
vorrei contrattempi”.
Stando così le cose pensi credi in
attacco servano aggiustamenti e non una revisione?
“Credo che abbiamo il potenziale in
attacco per mare bene. Ma non c'è niente di male nel cambiare
piccole cose qui e la per migliorarci. Ma se ripartissimo da zero
sarebbe dura”.
Hai avuto la possibilità di parlare
con Todd Haley questo ti ha confortato sull'attacco che vuole
impostare?
“Abbiamo parlato al telefono. E'
stata una bella conversazione ma non di football. Abbiamo parlato dei
suoi figli di golf e di altre cose della vita di tutti i giorni.
E' stato un buon inizio vedremo come
proseguiremo”.
E a livello personale? Avevi un
rapporto stretto con Bruce Arians credi si importante costruirne una
così anche con Todd Haley?
“Devi. La gente
ha parlato del mio rapporto con Bruce ma si parla di persone con cui
lavoro tutti i giorni. E' normale che cerchi di avere un rapporto di
lavoro in cui si può parlare giornalmente. Fortunatamente potremo
avere una relazione simile perchè ne beneficeranno tutti”.